Il credito Irpef derivante dal Modello 730, se di importo superiore a 4mila euro non sarà più rimborsato dal sostituto d’imposta ma direttamente dall’Agenzia delle Entrate dopo una procedura di controllo preventivo da effettuarsi entro sei mesi dalla scadenza della trasmissione telematica della dichiarazione.
Il superamento della soglia dei quattromila euro deve essere considerata tenendo conto:
- di eventuali compensazioni; il che significa, se il credito reale è di 5mila euro ma 1.200 sono utilizzati per compensare altre imposte, il residuo credito di 3.800 euro è rimborsabile secondo le ordinarie regole;
- solo qualora siano stati compilati il quadro dei familiari a carico per i quali si usufruisce di detrazioni, oppure la sez. III del quadro F riguardante le eccedenze di imposta derivanti da anni precedenti Lo scopo della norma, seppur discutibile, è quello di evitare che crediti anomali scaturenti da precedenti dichiarazioni possano essere oggetto di rimborso immediato mediante 730.
Eventuali crediti superiori a quattromila euro per i quali non sono state indicate né detrazioni per familiari a carico né eccedenze di imposta derivanti da precedenti dichiarazioni saranno rimborsati direttamente dai sostituiti d’imposta.
La legge di stabilità 2014 dispone che, in materia di controlli si applicano le disposizioni previste in materia di imposte sui redditi, pertanto l’Amministrazione Finanziaria in sede di controllo preventivo potrebbe verificare anche le altre voci riguardanti il modello 730 e chiederne i documenti giustificativi.
La domanda a questo punto sorge spontanea: L’amministrazione Finanziaria rispetterà i tempi? Ai posteri l’ardua sentenza