Fatturazione

ENTI LOCALI – La Fatturazione delle operazioni: Reverse Charge e Split Payment

REVERSE CHARGE

L’art.5 del D.M. MEF del 27 Gennaio 2015 pubblicato sulla G.U. n.27 del 03/02/2015 chiarisce che le pubbliche amministrazioni sono soggette al meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge) solo quando effettuano acquisti di beni e servizi nell’esercizio di attività commerciali, rientranti nei servizi rilevanti ai fini IVA e, in quanto tali, soggetti agli obblighi previsti dal Dlgs. 633/1972 (tenuta dei registri obbligatori, liquidazioni periodiche, dichiarazione annuale IVA).

Sulla scorta delle disposizioni emanate sinora dalla Agenzia delle Entrate, abbiamo predisposto un elenco allegato al presente articolo dei servizi comunale rilevanti ai fini IVA.

In caso di effettuazioni di acquisti o prestazioni dei servizi in regime di reverse charge, il cedente o prestatore emette fattura senza addebito dell’imposta e con l’annotazione “inversione contabile ai sensi dell’art.17 c.5 e 6 del DPR 633/1972 e successive integrazioni” . Il dirigente responsabile integrerà tale fattura con l’indicazione della aliquota e della relativa imposta, trasmettendo il documento così completato al Servizio Finanziario che provvederà alle rispettive annotazioni nel registro IVA degli acquisti e delle vendite.

Si soggiunge che già nella fase di assunzione dell’impegno di spesa va indicato se l’operazione è soggetta o meno a tale meccanismo mentre il Servizio Contabilità effettuerà un primo controllo sulle fatture che perverranno, provvedendo a restituire al mittente tutte quelle che non rispetteranno le annotazioni richieste.

SPLIT PAYMENT

Tutti gli acquisti o prenotazioni di servizi richiesti – esclusi quelli rientranti nella tipologia del reverse charge e prestazione di servizi soggetti a ritenute alla fonte) rientrano nel meccanismo dello Split Payment nel senso che al cedente verrà rimborsato solo l’imponibile, provvedendo il Comune a trattenere l’IVA, al momento del pagamento, ed a versarla direttamente all’Erario. Anche in tal caso l’indicazione va riportata già nella determina di assunzione dell’impegno – specificando l’importo imponibile e l’IVA – e specificato nella determina di liquidazione . Sulle fatture il cedente o prestatore dovrà riportare la dicitura “Scissione dei pagamenti ai sensi dell’art.21 del DPR 633/1972” . In mancanza di tali indicazioni le fatture non potranno essere pagate.

ELENCO DEI SEVIZI COMUNALI RILEVANTI AI FINI IVA

  1. Distribuzione di acqua, gas, elettricità e vapore; servizi connessi
  2. Lavorazione e distribuzione di latte
  3. Trasporto di persone
  4. Gestione farmacie
  5. Gestione centri sportivi, d’istruzione e culturali, musei e biblioteche; servizi connessi
  6. Gestione vie pubbliche e pedaggio
  7. Servizi portuali e aeroportuali
  8. Gestione autoparcheggi
  9. Gestione mense, spacci,bar, dormitori
  10. Gestione giochi, teatri, sale di spettacolo, ecc.
  11. Essiccatoi, depositi, semenzai, vivai, mulini, forni,bagni lavatoi
  12. Mercati e fiere coperte, mostre, macelli, servizi connessi
  13. Fabbricazione e vendita ghiaccio
  14. Servizi sanitari e sociali (prestazioni sanitarie e analisi profilassi, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione)
  15. Canili comunali
  16. Lavori di studio e ricerca
  17. Attività editoriale e tipografica
  18. Gestione lampade votive
  19. Gestione opifici, caseifici, ecc.
  20. Pesa Pubblica
  21. Gestione beni demaniali e patrimoniali
  22. Cessione prodotti agricoli, forestali e della pesca
  23. Servizi resi nell’interesse dei privati o dietro corrispettivo
  24. Alberghi, esclusi i dormitori pubblici; case di riposo e di ricovero
  25. Alberghi diurni a bagni pubblici
  26. Convitti, campeggi, case di vacanze, ostelli
  27. Colonie e soggiorni stagionali, stabilimenti termali
  28. Corsi extra-scolastici di insegnamento di arti e sport e altre discipline, fatta eccezione per quelli espressamente previsti dalla legge
  29. Giardini zoologici e botanici
  30. Impianti sportivi: piscine, campi da tennis, di pattinaggio, impianti di risalita e simili
  31. Mattatoi pubblici
  32. Mense, comprese quelle ad uso scolastico
  33. Mercati e fiere attrezzati
  34. Parcheggi custoditi e parchimetri
  35. Servizi turistici diversi : stabilimenti balneari, approdi turistici e simili
  36. Spurgo di pozzi neri
  37. Teatri ,musei, pinacoteche, gallerie, mostre e spettacoli
  38. Trasporti di carne macellate
  39. Uso di locali adibiti stabilmente ed esclusivamente a riunioni non istituzionali : auditorium, palazzi dei congressi e simili

Rag. Fabrizio Ruotolo