Innanzitutto vediamo le misure adottate a favore di cittadini e famiglie.
Il nuovo Fondo “taglia cuneo”
Istituito il “Fondo per la riduzione della pressione fiscale”, che riduce le tasse sul cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati e imprese. Il Fondo è alimentato dai risparmi della spending review e dalle risorse derivanti dalla lotta all’evasione fiscale, anche “una tantum”.
Riduzione dell’Irpef per i lavoratori
Del taglio al cuneo fiscale (la differenza tra il costo del lavoro a carico dell’impresa e lo stipendio netto del lavoratore) che parte nel 2014 con oltre 2,5 miliardi, più della metà, cioè 1,56 miliardi (1,7 miliardi a regime, dal 2015) serviranno a ridurre l’Irpef per le fasce medio-basse.
A 15 mila euro l’incidenza Irpef per un lavoratore senza figli scende dal 14 al 12,57%. Per andare al concreto, chi si trova nella fascia di reddito tra i 15 mila e i 18 mila euro potrà avere uno sgravio medio di oltre 200 euro annui.
A sostegno del lavoro e di chi lo ha perso
Per l’anno 2014 finanziati con 600 milioni di euro gli ammortizzatori sociali in deroga, con 40 milioni i contratti di solidarietà e con 50 milioni la cassa integrazione guadagni straordinaria; 30 milioni di euro vanno inoltre a finanziare la cassa integrazione in deroga anche per il settore della pesca. Altri 50 milioni di euro andranno ad incrementare del 10%, sempre per il 2014, l’ammontare del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà, che passa così dal 60% al 70%.
Esodati
È stato finanziato, con un impegno di 950 milioni nel periodo 2014-2020, un ulteriore intervento a favore degli esodati, ampliando prima di 6 mila unità e poi, nel corso dell’esame alla Camera, di ulteriori 17 mila, la platea dei salvaguardati, per un totale di oltre 23 mila persone. Nel complesso, ad oggi, sono stati tutelati 160 mila lavoratori.
Indicizzazione delle pensioni
In materia di rivalutazione delle pensioni dal 2014 l’indicizzazione sarà al 100% per gli assegni fino a 1.500 euro lordi, al 95% (il testo approvato dal Senato prevedeva il 90%) per le pensioni fino a 2.000 euro lordi, al 75% per quelle fino a 2.500 euro lordi e al 50% per gli importi fino a 3.000 euro lordi. Per quanto riguarda i trattamenti pensionistici superiori a 3.000 euro lordi si prevede la rivalutazione nella misura del 40% nel 2014 per la sola fascia di importo fino a questa stessa cifra e del 45% sull’intero trattamento pensionistico per ciascuno degli anni 2015 e 2016.
Allentata la stretta di Equitalia
Prevista la possibilità di pagare le cartelle esattoriali senza interessi: la “rottamazione” delle cartelle Equitalia varrà solo se il contribuente pagherà in un’unica soluzione, entro il 28 febbraio 2014, le somme dovute.
Via l’importo minimo dell’imposta di bollo
Eliminato, dal 2014, l’importo minimo di 34,20 euro dell’imposta di bollo sui conti titoli. Aumenta a 14 mila euro l’imposta massima sui soggetti diversi dalle persone fisiche.
Misure per le imprese
Riduzione della pressione fiscale per le imprese
Vale 3,3 miliardi nel prossimo triennio (1 miliardo nel 2014, 1 miliardo e 100 milioni nel 2013, 1 miliardo e 200 milioni nel 2016), il taglio al cuneo fiscale a beneficio delle imprese, che passa attraverso il taglio dei premi e dei contributi obbligatori Inail.
L’altro fronte di taglio al cuneo favorevole ai datori di lavoro prevede l’applicazione a regime della defiscalizzazione Irap sulle nuove assunzioni e l’integrale restituzione al datore di lavoro del contributo addizionale dell’1,4% della retribuzione previsto per i rapporti di lavoro non a tempo indeterminato, nel caso in cui vengano trasformati in contratti a tempo indeterminato. Vuol dire 15 mila euro di deduzione per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, con un aumento effettivo e verificabile della base occupazionale complessiva, con un effetto stimato di almeno 135 mila nuove assunzioni.
Rivalutazione dei beni d’impresa
Concessa alle società di capitali e agli enti residenti sottoposti a IRES la possibilità di effettuare la rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio, attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva con aliquota del 16% per i beni ammortizzabili e del 12% per i beni non ammortizzabili. Per l’affrancamento del saldo attivo della rivalutazione è invece prevista un’imposta sostitutiva del 10%.
Potenziamento dell’Aiuto alla crescita economica (Ace)
È stato potenziato l’Ace, l’“Aiuto alla crescita economica”, finalizzato a incentivare le società e le imprese che si finanziano con mezzi propri, attraverso l’incremento per il triennio 2014-2016 del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio deducibile dal reddito imponibile. L’aliquota percentuale per il calcolo di questo rendimento, fissata al 3% per il primo triennio di applicazione dell’agevolazione (2011-2013), salirà nei prossimi tre anni rispettivamente al 4, al 4,5 e al 4,7%.
Rifinanziamento del Fondo di garanzia per le Pmi
Previsto il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese per 600 milioni di euro in tre anni (200 milioni l’anno per il 2014, il 2015 e il 2016).
Erogati 225 milioni di euro a valere sul medesimo Fondo di garanzia per le Pmi per la patrimonializzazione dei confidi sottoposti alla vigilanza della Banca d’Italia, per quelli che nei prossimi 24 mesi realizzeranno operazioni di fusione al fine di ottenere l’iscrizione nell’elenco degli intermediari vigilati dalla Banca d’Italia e per quelli che stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia operativa dei confidi aderenti i quali, nel loro complesso, erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di euro.
Sostegno finanziario alle imprese
Per finanziamenti agevolati nella forma di contratti di sviluppo nel settore industriale e nel turismo autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 e di 100 milioni di euro per il 2016.
All’incremento per il 2014 del Fondo per la crescita sostenibile sono invece destinati 100 milioni di euro per il 2014 e 50 milioni per il 2015.
Allentamento dei vincoli del patto di stabilità dei Comuni
Deciso l’allentamento del patto di stabilità interno per un miliardo, consentendo ai Comuni che ne hanno la possibilità di far ripartire immediatamente i cantieri e le piccole opere, un impulso importante per la ripresa dell’economia.
Previsto che, per l’anno 2014, la quota del 50% del contributo complessivo assegnato alle Regioni dal patto regionale verticale incentivato (1.272 milioni di euro) sia distribuita, da ciascuna Regione, ai Comuni con popolazione compresa tra i 1.000 e i 5.000 abitanti fino al conseguimento del saldo obiettivo pari a zero.
Finanziamenti per le infrastrutture
Previsti, tra le altre cose, 401 milioni di euro tra il 2014 e il 2017 per il Mose e 335 milioni per il 2014 in favore dell’Anas (ulteriori 150 milioni per il 2015), da utilizzare, oltre che per interventi di manutenzione straordinaria della rete stradale e la prosecuzione di interventi già previsti, per finanziare la realizzazione di nuove opere.
A “Rete ferroviaria italiana” vanno 500 milioni di euro per il 2014, per la manutenzione straordinaria della rete ferroviaria e interventi per la velocizzazione del corridoio adriatico, per i nodi e l’interoperabilità.
Previste poi, tra le altre cose, risorse per i lavori della Salerno- Reggio Calabria, per la terza corsia della Venezia-Trieste e della tratta autostradale Quarto d’Altino-Villesse-Gorizia.
Stanziati, per la realizzazione di impianti sportivi, 45 milioni di euro in tre anni (10 milioni per il 2014, 15 milioni per il 2015 e 20 milioni per il 2016), con l’introduzione di norme di semplificazione per la costruzione di nuovi stadi, escludendo però che insieme ad essi possano essere realizzati nuovi complessi di edilizia residenziale.
Autorizzata la spesa di 20,75 milioni di euro per il 2014 per il completamento del piano nazionale della banda larga.
Destinata una parte delle risorse presenti nel Fondo “sblocca cantieri” ad interventi per la realizzazione di ponti e gallerie e prioritariamente ad opere stradali per la messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologici.
Finanziamenti per i trasporti
Per potenziare il trasporto pubblico locale e affrontare il problema dell’anzianità del parco veicoli italiano, che ha un’età media di 11 anni contro una media europea di 7,7 anni, stanziate risorse pari a 500 milioni di euro. All’acquisto di materiale rotabile su gomma sono destinati 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2105 e 2016, mentre 200 milioni di euro serviranno nel 2014 ad acquistare materiale rotabile ferroviario.
Per interventi a favore del settore dell’autotrasporto autorizzata per il 2014 la spesa di 330 milioni di euro.
Per garantire l’operatività delle Capitanerie di Porto e della Guardia Costiera stanziati 2 milioni di euro per il 2014 e previste risorse pari a 14 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2020.
Ecobonus e ristrutturazioni edilizie
Si continua a puntare sui bonus edilizi come leve di sviluppo del settore delle costruzioni e dell’immobiliare. Confermati anche per il 2014 entrambi gli ecobonus, senza riduzioni di aliquota: al 65% quello per gli interventi di riqualificazione energetica (diventerà del 50% per il 2015) e al 50% quello per le ristrutturazioni edilizie (diventerà del 40% per il 2014).
Politiche di coesione
Impegnate risorse significative per il nuovo ciclo di programmazione dei Fondi europei e nazionali per le politiche di coesione territoriale. Assegnati 54,8 miliardi per il Fondo per lo sviluppo e la coesione (ex Fondo Fas), l’80% dei quali a favore del Mezzogiorno. Per quanto riguarda il cofinanziamento nazionale degli interventi dei fondi strutturali dell’Unione europea assegnati 4,5 miliardi per il 2016 e 19 miliardi per le annualità successive.
Nuove misure per la casa e gli inquilini
L’imposta unica comunale (IUC)
La Legge di Stabilità riordina l’intero sistema della tassazione locale, mettendo l’Italia in linea con gli altri paesi europei. Viene istituita l’Imposta unica comunale in materia immobiliare (IUC), che si articola in tre componenti: l’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale dovuta dal possessore; il tributo sui servizi indivisibili (TASI), destinato a finanziare appunto i servizi indivisibili, a carico sia del possessore sia dell’utilizzatore dell’immobile; la tassa sui rifiuti (TARI) destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.
La IUC si fonda su due presupposti impositivi, uno basato sul valore dell’immobile e l’altro relativo alla fruizione dei servizi comunali, collegato all’utilizzo dello stesso immobile. Il presupposto impositivo della TASI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, compresa l’abitazione principale, e di aree scoperte, comprese quelle edificabili, a qualsiasi uso adibite. L’aliquota di base della TASI è pari all’1 per mille e il Comune può ridurla sino all’azzeramento o anche aumentarla, però con il vincolo che la somma delle aliquote IMU e TASI non possa superare l’aliquota massima IMU consentita per il 2013. Per il 2014 l’aliquota massima TASI non può superare il 2,5 per mille.
Semplificazioni per i contribuenti
Per ridurre gli effetti negativi esercitati dall’incertezza in cui, per settimane e mesi, sono stati tenuti i cittadini e gli intermediari in merito alle decisioni finali dello Stato e dei Comuni, chi ha pagato la seconda rata IMU entro il 16 dicembre con un pagamento insufficiente potrà saldare entro giugno 2014 senza sanzioni. Le date dei versamenti dell’addizionale TARES e del conguaglio IMU 2013 a carico dei contribuenti sono state unificate nella data del 24 gennaio 2014.
Detrazioni per la prima casa
Stanziati, per il 2014, 500 milioni di euro per finanziare la previsione da parte dei Comuni di detrazioni dalla TASI a favore dell’abitazione principale e delle pertinenze della stessa, nonché dei familiari dimoranti abitualmente e residenti nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
Per le imprese deducibilità degli immobili strumentali
Sia per le imprese, sia per i professionisti, l’IMU relativa agli immobili strumentali diventa deducibile per il 20% ai fini delle imposte sui redditi (IRES/IRPEF). Resta inalterata la indeducibilità per gli altri immobili, come pure la indeducibilità ai fini IRAP.
Il nuovo Fondo di garanzia per la prima casa
Istituito il Fondo di garanzia per la prima casa, per la concessione di garanzie su mutui ipotecari o su portafogli di mutui ipotecari. Destinate al Fondo risorse pari a 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015, 2016. Anche il plafond del Fondo di garanzia per le giovani coppie pari a 80 milioni di euro viene trasferito in questo Fondo.
Inquilini tutelati: stop agli affitti in nero
Il pagamento degli affitti, ad eccezione delle case di edilizia economica e popolare, dovranno essere pagati solo con sistemi tracciabili e non più in contanti.
Razionalizzazione delle spese
Dismissioni
La Legge di Stabilità prevede di reperire nel triennio risorse pari ad almeno 1,5 miliardi (500 milioni nel 2014) grazie alla vendita di immobili pubblici, compresi quelli detenuti dal Ministero della Difesa e non utilizzati per finalità istituzionali.
Interventi sul pubblico impiego
Disposto che per il triennio 2015-2017 l’indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici resti fissata agli importi in godimento al 31 dicembre 2013. Non ci sarà quindi nessun adeguamento fino al 2017.
Prorogata a tutto il 2014 la disposizione in base alla quale l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale da parte di ciascuna amministrazione pubblica non può superare quello corrisposto nel 2010.
Ridotte le percentuali del turn over in determinate pubbliche amministrazioni e prevista la possibilità di assunzioni aggiuntive, in deroga alla normativa vigente, per il comparto sicurezza.
Spending review nel settore pubblico
Affidato al Commissario straordinario per la spending review il compito di assicurare una riduzione della stessa non inferiore a complessivi 3.520 milioni nel periodo 2014-2017, disponendo nel contempo, in attesa della definizione di tali interventi correttivi, alcuni accantonamenti delle spese rimodulabili dei Ministeri, per 256 milioni nel 2015 e 622 milioni annui a decorrere dal 2016. Le misure di risparmio dovranno operare anche nei confronti delle Regioni, per 344 milioni a decorrere dal 2015, nonché degli enti locali, per 344 milioni a decorrere dal 2016.
Tetto al cumulo tra pensione e reddito nella pubblica amministrazione
Le amministrazioni pubbliche, fatti salvi i contratti in corso, non potranno erogare ai soggetti titolari di trattamenti pensionistici e vitalizi, anche conseguenti a funzioni pubbliche elettive, trattamenti economici che eccedano il limite fissato di circa 300 mila euro annui.
Imposta di bollo sulle comunicazioni dei prodotti finanziari
L’imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai prodotti finanziari passa, a partire dal prossimo anno, dall’1,5 al 2 per mille, con un recupero di risorse stimato in circa 900 milioni di euro.
La “Web tax”
I giganti del Web, da Google ad Amazon, vedranno fatturati gli acquisti di spazi pubblicitari on line e per il diritto d’autore, fino ad oggi fatturati in altri Paesi con regimi fiscali agevolati, ad esempio l’Irlanda.